La nozione di patrimonio in architettura ha assunto nel tempo accezioni molteplici non sempre riconducibili a un unico postulato ma sempre ascrivibili al riconoscimento dei caratteri e delle testimonianze di cui è portatrice ciascuna cultura civile in un luogo.
Il recente interesse a enunciare una definizione formalizzata ha gradualmente portato a riconoscere, insieme alle espressioni concrete e materiali, anche le manifestazioni immateriali che connotano il pater munus contribuendo, in parallelo, a separare i livelli di giudizio critico sulle componenti specifiche, definite da ambiti disciplinari fortemente specializzati sui saperi propri, portando in alcuni casi a rese ingiustificate sul piano della sua significazione.
La prospettiva che si intende esplorare con questa call for papers mira ad aprire un dibattito sul tema del patrimonio, in linea con le tematiche generali su cui muove la ricerca della rivista U+D Urban Form and Design, interessato a generare un confronto aperto costruito su un orizzonte speculativo dei fenomeni autentici manifestati nel rapporto multiscalare, dal territorio al paesaggio, dalla città all’architettura, e diacronico, dall’Antico al Moderno, in quanto massima espressione del viaggio di una società attraverso “storie e luoghi” diversi.
Ciascuna manifestazione, connotata da esiti variabili derivanti da significati propri, specchio della cultura e del tempo nel quale si sono rivelati al mondo, è senza dubbio espressione degli ideali, delle teorie ma anche delle utopie, spesso inseguite in forma autoriale, senza le quali non si spiegherebbero le manifestazioni più estreme.
Il numero 22-23 della rivista U+D Urban Form and Design sarà articolato, quindi, secondo tre filoni di ricerca paralleli: Il Paesaggio come patrimonio culturale, Il patrimonio Storico Urbano e dell’Architettura, Il patrimonio del Moderno.
Il Paesaggio come patrimonio culturale.
L’analisi, il recupero e la valorizzazione del patrimonio paesaggistico, dei paesaggi culturali e dei sistemi rurali tradizionali, degli spazi aperti della città, nonché dei sistemi idrografici e dei corridoi ecologici di connessione tra urbano e agrario è inteso come momento centrale per riattivarne i caratteri condivisi e valorizzare i luoghi. In questi sistemi carichi di significati, i valori formali e culturali si fondono a quelli storici, morfologici, ecologici ed estetici del territorio, rappresentando l’opera combinata della natura e delle persone, nei quali i territori e le città si identificano culturalmente.
Il patrimonio Storico Urbano e dell’Architettura.
Scriveva Marc Bloch nella metà degli anni Quaranta del Novecento: “L’incomprensione del presente nasce fatalmente dall’ignoranza del passato, ma è vano cercare di comprendere il passato se non si sa niente del presente”. Il Patrimonio storico, della città e dell’architettura, è dunque patrimonio contemporaneo. Il ruolo del progetto è quello di comprenderlo e interpretarlo al fine di renderne disponibili i significati per la contemporaneità e per il futuro.
Il patrimonio del Moderno.
L’architettura del Moderno segna, gradualmente, il superamento dei tradizionali codici della cultura neoclassica verso una ricerca di aggiornamento del linguaggio alla luce del debutto della nuova tecnica costruttiva a telaio in calcestruzzo armato. Un’architettura di transizione caratterizzata da un equilibrio instabile tra ricerca di continuità, con i luoghi e le loro identità, e volontà atopica di innovazione, consegnandoci un patrimonio ricchissimo, di progetti e ricerche, che identifica tutto il “secolo breve” condizionandone, indirettamente, le prospettive e gli sviluppi successivi.
Nella convinzione che la nostra eredità storica, ambientale, urbana, architettonica, non sia solo un lascito ma, soprattutto, una costruzione condivisa che si rinnova di continuo, con questa call U+D chiede contributi critici e nuovi progetti capaci di evidenziare come il patrimonio culturale costituisca, in realtà, il sostrato molteplice della nostra condizione contemporanea.
Gli articoli proposti verranno pubblicati nella sezione “punti di vista”. I contributi dovranno esprimere l’opinione personale dell’autore sul tema del numero ed essere inediti. Non verranno accettati testi già pubblicati in altra sede.
Essi dovranno essere inviati alla Redazione della rivista entro il 30 novembre 2024.
La dimensione del testo va contenuta entro un massimo di 18.000 battute spazi inclusi, comprese bibliografia ed eventuali note. Gli autori possono allegare fino a un numero massimo di 20 immagini. L’editing definitivo verrà condiviso dalla redazione attraverso un contatto diretto con gli autori. Il titolo del numero potrà subire variazioni.
Prima della pubblicazione, ogni testo selezionato dalla redazione sarà sottoposto alla valutazione di due revisori esterni (double-blind peer review) e, ove la proposta venga accettata, la Direzione ne darà comunicazione agli autori entro il 30 aprile.
Il contributo dovrà rispettare le indicazioni riportate nella pagina web: www.urbanform.it/contributi-submissions/
Testi e immagini (con una risoluzione di almeno 300 dpi) dovranno essere inviati alla mail: ud-testi-texts@urbanform.it.
Gli autori dichiarano che le immagini inviate possono essere riprodotte senza far fronte a diritti di terzi.
Come contributo alla diffusione della rivista gli autori dei saggi selezionati si impegnano ad acquistare presso l’editore Tab Edizioni (info@tabedizioni.it) tre copie di U+D, per articolo, al prezzo di € 38,00 ciascuna, oltre le spese di € 7,00 per spedizione postale per l’Italia. Per la spedizione all’estero si dovrà contattare l’editore.
Per ogni informazione scrivere a: ud-testi- texts@urbanform.it
-----------------------------------------------------
The notion of heritage in architecture has
taken on multiple meanings over time, not always due to a single postulate, but always to the recognition of the signs and testimonies of which each civil culture is the bearer in a specific
place.
The recent interest in formulating a formalized definition has gradually led to the recognition, along with concrete and material expressions, of the immaterial manifestations that connote it,
contributing in parallel to separate levels of critical judgment on the specific components, defined by disciplinary fields highly specialized in their own knowledge, leading in some cases to
unjustified yields at the level of its meaning.
The perspective to be explored with this call for papers aims to open a debate on the theme of heritage, in line with the general topics on which the research of the journal U+D Urban Form and
Design moves. Its interest is to generate an open debate built on a speculative horizon of the authentic phenomena manifested in the multi-scalar relationship, from territory to landscape, from
city to architecture, and diachronic, from ancient to modern, as the highest expression of a society's journey through different “histories and places”. Each manifestation, marked by variable
results derived from its own meanings, reflecting the culture and time in which it was revealed to the world, is an expression of ideals, theories, but also of utopias, often pursued in authorial
form, without which the most extreme manifestations would not be explained.
Issue 22-23 of U+D Urban Form and Design is therefore organized around three parallel lines of research: Landscape as Cultural Heritage, Historic Urban and Architectural Heritage, and Modern
Heritage.
Landscape as cultural heritage.
The analysis, recovery and valorization of landscape heritage, cultural landscapes and traditional rural systems, urban open spaces, as well as hydrographic systems and ecological corridors
linking urban and rural areas, is understood as a central moment to reactivate their common character and to enhance places. In these meaningful systems, formal and cultural values merge with the
historical, morphological, ecological and aesthetic values of the territory, representing the combined work of nature and people, in which territories and cities are culturally identified.
Historic Urban and Architectural Heritage.
Marc Bloch wrote in the mid-1940s: "Misunderstanding of the present fatally results from ignorance of the past, but it is vain to try to understand the past if one knows nothing of the present.”
Historical heritage, both urban and architectural, is therefore, first, a contemporary heritage. The role of design is to understand and interpret it to make its meanings available for the
present and the future.
Modern heritage.
The architecture of the Modern Age marks, gradually, the overcoming of the traditional codes of neoclassical culture towards a search for updating the language in the light of the debut of the
new reinforced concrete frame construction technique. A transitional architecture, characterized by an unstable balance between the search for continuity, with places and their identities, and
the atopic desire for innovation, provides us with a very rich heritage, of projects and research, that identifies the whole "short century", conditioning, indirectly, its subsequent perspectives
and developments.
Convinced that our historical, environmental, urban, and architectural heritage is not only a legacy, but above all a shared construction that is constantly renewed, U+D calls for critical
contributions and new projects that are capable of highlighting how cultural legacy is, in fact, the multiple substratum of our contemporary condition.
Submitted articles will be published in the 'viewpoint' section. Contributions must express the author's personal opinion on the theme of the issue and be unpublished. Texts already published elsewhere will not be accepted. They must be sent to the Editorial Office of the journal by 30 November 2024.
The size of the text must be contained within a maximum of 18,000 characters including spaces, including bibliography and any notes. Authors can attach up to a maximum of 20 images. The final editing will be shared by the editorial team through direct contact with the authors. The title of the issue may be subject to change.
Before publication, each text selected by the editorial team will be subjected to evaluation by two external reviewers (double-blind peer review) and, if the proposal is accepted, the Editorial Board will communicate this to the authors by April 30th.
The contribution must comply with the instructions on the web page:
www.urbanform.it/contributi-submissions/
Texts and images (with a resolution of at least 300 dpi) must be sent to the email:
ud-testi-texts@urbanform.it
As a contribution to the dissemination of the Journal, the authors of the selected essays selected to purchase three copies (per article) of U+D from the publisher Tab Edizioni (info@tabedizioni.it)
at the price of €38.00 each, plus € 7.00 for shipping to Italy. For shipping abroad, please contact the publisher.
For any information write to: ud-testi-texts@urbanform.it